UN "DOMAINE" DI FAMIGLIA
La storia è cominciata all'inizio del secolo scorso a Perquie nelle Landes su parcelle di vigneti della bisnonna di Jacques e Claude Lartigue. Da questi vigneti, piantati interamente col vitigno Baco, si produceva un vino che veniva venduto alla cooperativa sebbene non fosse raro che alcune pièces d'armagnac venissero prodotte in certi anni.
Fu nel 1985, quando loro padre Fernand manifesto’ il desiderio di strappare queste viti piantate a Baco, che Jacques e suo fratello Claude decisero di acquistare questi appezzamenti di 2 ettari con lo scopo di rilanciare la produzione d'armagnac. Il lavoro della vigna fu affidato al viticoltore delle parcelle limitrofe, il che permise, grazie alla sua esperienza, di produrre immediatamente un vino naturale di alta qualità.
Visto che il Domaine de Charron si trova su un terroir d'eccezione, si volle usare ogni mezzo possibile per ottenere un armagnac di alta qualità. L'abilità dei migliori distillatori di Villeneuve-de-Marsan, il travaso sistematico in barriques nuove ad ogni vendemmia e una cantina scelta con attenzione ci hanno permesso di raggiungere l'obiettivo di qualità desiderato.
L'ALLEANZA PERFETTA
I vigneti del Domaine de Charron prosperano sulle sabbie fulve ("sables fauves") del Bas Armagnac. Nati dall'incontro tra la terra e il mare che si ritiro’ soltanto alla fine del terziario, questi terreni sabbiosi e argillo-silicei, colorati da ossidi di ferro, costituiscono la personalità e l'orgoglio del Bas Armagnac.
Figlio della Folle Blanche e del Noah, il Baco è in realtà un vitigno che si ritrova esclusivamente nell’AOC Armagnac. La sua più bassa sensibilità alle malattie della vite ne fa un varietà ecologica, ma tutti sono d'accordo nel dire che la sua qualità principale è la sua capacità di compiere miracoli quando effettua lo scambio con legno di quercia nei lunghi anni di invecchiamento in botte.
Essendo le sabbie fulve il terreno ideale per il Baco, riteniamo che solo un bas armagnac mono vitigno permetta di valorizzare questa combinazione unica e perfetta.
LA VIGNA
I vitigni di Baco piantati sulle sabbie fulve del Domaine godono di un’esposizione ideale sul fianco delle colline orientato a sud-sud-ovest. Le piante di vigna più giovani hanno 35 anni, mentre le più vecchie superano i 60 anni. La loro longevità è la prova delle cure che le sono fornite.
La copertura con manto erboso è essenziale per preservare la vita microbiologica del suolo, e la piccola estensione della parcella coltivata (di solo 2 ettari) ci permette di prestare particolare attenzione alle nostre vigne.
La vinificazione viene fatta in modo naturale, senza aggiungere alcun prodotto enologico in modo da ottenere un vino acido a basso grado alcolico, propizio alla distillazione.
IL FUOCO
Se dal 1985, la distillazione fu fatta nella proprietà grazie ad un alambicco ambulante, Il Domaine de Charron possiede dal 2012 il suo proprio alambicco, risalente al 1940.
La distillazione di solito si realizza prima della fine dell'anno di vendemmia, con un processo continuo, in un alambicco tradizionale della regione dell'Armagnac in rame riscaldato a legna. Durante questa fase che dura soltanto poche giornate ma ininterrotte, la mano esperta del distillatore si posa a più riprese sulla macchina per sentirne i "calori". La sua arte è fondamentale per la produzione di un'acquavite ricca dei migliori sapori.
La nostra acquavite esce dall’alambicco tra i 52 ° e il 53 °, pronta ad offrire per lunghi anni la sua porzione agli angeli.
IL ROVERE
Le nostre botti (pièces) di rovere (di circa 420 litri) provengono da uno degli ultimi artigiani bottai della regione: Gilles Bartholomo a Le Frêche (Landes). La totalità della nostra acquavite è posta in barriques nuove appena sgorga dall’alambicco.
Inizia così nella nostra cantina in terra battuta, un lungo processo di scambi e diffusioni di composti aromatici tra il rovere e l’acquavite. Nel corso degli anni, ogni annata è brasata, arieggiata e trasferita sotto l'orchestrazione del mastro di cantina.
L'età e il grado alcolico di questo prezioso elisir saranno fissati soltanto in funzione degli ordini e al momento dell'imbottigliamento in cantina, dopo un minimo di 10 anni di invecchiamento.